Il governo lavora a un nuovo piano per aumentare le pensioni minime nel 2025. L’obiettivo è portare gli assegni oltre i 621 euro.
Negli ultimi mesi, il governo ha intensificato i lavori per aumentare le pensioni minime e sostenere i cittadini più vulnerabili. L’obiettivo è chiaro: a partire dal 2025, gli assegni mensili dovrebbero superare i 621 euro, una cifra superiore rispetto all’attuale soglia di 614,77 euro fissata per il 2024. Questa iniziativa rientra nella più ampia manovra economica che il governo sta predisponendo per il prossimo anno, con un focus particolare sulle famiglie a basso reddito e i pensionati.
Dettagli del piano sulle pensioni minime
Il governo intende confermare l’aumento delle pensioni minime già previsto per il 2024, evitando qualsiasi riduzione degli importi. Attualmente, le pensioni minime sono state portate a 614,77 euro, ma il nuovo piano mira a un ulteriore aumento, in linea con l’adeguamento all’inflazione. Si prevede che, grazie a questo meccanismo, gli assegni possano salire di circa 1%, con un incremento di oltre 11 euro mensili. Di conseguenza, l’importo delle pensioni minime dovrebbe arrivare a circa 625,83 euro.
Forza Italia, uno dei principali partiti di maggioranza, ha proposto di portare l’assegno a 650 euro, un’ipotesi che verrà discussa nelle prossime settimane. Qualunque sia la soglia finale, il governo ha chiarito che non ci sarà alcuna riduzione degli importi dal prossimo anno, dando così un segnale rassicurante ai pensionati.
Gli altri interventi previsti
Oltre all’aumento delle pensioni minime, il governo è al lavoro per confermare altre misure legate al sistema previdenziale. Tra queste, le regole sulle uscite anticipate dal lavoro tramite l’Ape sociale, Opzione Donna e Quota 103 resteranno in vigore. Queste opzioni permettono ai lavoratori di lasciare il mondo del lavoro con condizioni agevolate, a seconda dell’età e degli anni di contributi versati.
Un altro intervento in discussione è l’adozione di un nuovo semestre di “silenzio assenso” per il conferimento del TFR alla previdenza integrativa, un passo che permetterebbe di incentivare ulteriormente i risparmi pensionistici.
In definitiva, l’obiettivo del governo è quello di garantire maggiore sicurezza economica ai pensionati, con interventi concreti volti a migliorare il loro benessere a partire dal 2025.